Del podismo ho fatto un motivo di Vita
“Del podismo ho fatto un motivo di vita” è lo slogan di Gianni Mencacci, che è stato ribadito durante un’intervista durante il briefing della Maratona di Bologna. Gianni ha una storia straordinaria, essendo un ex malato oncologico che ha iniziato a correre le maratone. Domani, correrà la sua ventesima maratona e ha dichiarato che la corsa è diventata una ragione di vita per lui. Nel 2006, insieme ad altri atleti dell’ASD Atletica Sinalunga, Gianni ha creato il progetto “Dai Una Mano In Corsa”, che mirava a raccogliere fondi per umanizzare il reparto oncologico di Nottola.
A distanza di 17 anni, il progetto è ancora attivo e ha portato a numerosi acquisti che hanno migliorato la qualità della vita dei pazienti oncologici. Grazie a questo progetto, il soggiorno in ospedale per i malati oncologici è diventato il più confortevole possibile. La corsa ha permesso a Gianni di superare la sua malattia e di trasformare il podismo in una ragione di vita. La sua esperienza personale lo ha spinto a fare la differenza per gli altri malati oncologici e a cercare di rendere la loro esperienza in ospedale meno difficile.
Il progetto “Dai Una Mano In Corsa” dimostra che la corsa può essere molto più di una semplice attività fisica, ma può anche essere una forza positiva per il cambiamento sociale. La storia di Gianni è un esempio di come la forza di volontà e la passione per lo sport possono essere utilizzate per fare la differenza nella vita degli altri. In sintesi, la storia di Gianni Mencacci e il progetto “Dai Una Mano In Corsa” testimoniano il potere della corsa come strumento per il cambiamento sociale e per migliorare la vita delle persone.