





PASSEGGIATA ALLA FIERA


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LA CURA
DEI PIEDI
di Orlando Pizzolato
www.orlandopizzolato.com
e-mail:
Pizzorl@keycomm.it
I piedi, per i podisti, sono le strutture corporee maggiormente
sollecitate. Per garantire la loro piena efficienza, i piedi
devono essere considerati con estrema cura ed attenzione.
Quante volte per una banale vescica, o un'unghia nera, si
perdono giornate di allenamento, oppure è compromesso l'esito
di una competizione costata settimane di preparazione. Per il
fatto che ogni piede tocca terra migliaia di volte in ogni
seduta (per esempio 1300 volte circa in un allenamento di 20
chilometri), la pelle si deve adeguare alle tante frizioni a
cui è sottoposta, e nei punti di maggior carico si creano
anche delle callosità evidenti a protezione delle ossa e dei
muscoli.
In natura questa riposta di adattamento al carico sarebbe
sufficiente a garantire protezione, ma molti podisti, in
seguito ad un appoggio non ottimale, dovuto sia ad una
alterazione biomeccanica congenita, oppure conseguente ad
uno stato di affaticamento, alcune zone del piede sono
maggiormente sollecitate. Basti pensare che in una maratona,
o in un allenamento particolarmente lungo, allorquando la
stanchezza modifica l'assetto di corsa, il piede viene
appoggiato malamente e la distribuzione del carico non è
più quella ideale.
In questa situazione si formano le vesciche sia nei punti
di maggior attrito, sia nelle zone dove la pelle è più
morbida e quindi non abituata ad un certo tipo di contatto.
La prevenzione alle vesciche, il maggior problema che
affligge i piedi dei podisti, va fatta in vari modi:
1. Evitare di correre, sia in gara sia in allenamento, con
scarpe nuove perché i materiali (tomaia, rinforzi, cuciture,
ecc.) devono ammorbidirsi. Le scarpe devono inoltre essere
mezzo numero più grande del proprio piede. Una misura
maggiore determina invece uno scivolamento del piede ad
ogni appoggio.
2. Mettere sempre le calze, possibilmente senza cuciture,
o al massimo evitare quelle interne. Far sì che le calze
siano aderenti al piede e non troppo grande, per evitare
che si arriccino sotto le dita dei piedi.
3. Nei punti di maggior sollecitazione, ed ogni podista
conosce i propri, o li puoi localizzare dove la pelle è
maggiormente dura e spessa (parte interna del tallone,
parte mediale del I metatarso, parte esterna dell'alluce,
parte esterna del mignolo) mettere della vaselina, od anche
dei cerotti. Questi ultimi devono essere aderenti, come
il cerotto a nastro, e privi di spazi mobili (quelli
classici hanno invece la zona centrale ricoperta di una
garzina) proprio per evitarne i distacchi. Molto efficaci
sono i cerotti aderenti denominati genericamente "seconda
pelle", che oltre a proteggere servono a curare le vesciche
già formate.
Prima di una gara vanno anche tagliate accuratamente le
unghie, seguendo il profilo arrotondato delle dita piuttosto
che una forma lineare, e non devono essere troppo corte
altrimenti si può incidere la pelle ed il sudore crea
fastidiosi bruciori.
Articolo tratto da:
http://www.buongiorno.it/
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