





PASSEGGIATA ALLA FIERA


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IL CUORE
Esaminiamo la complessa macchina che il corpo umano rappresenta,
cercando di scoprirne fino in fondo i meccanismi, per un migliore
uso ed una maggiore comprensione.
Se durante la corsa ci mettiamo ad ascoltare cosa ci batte dentro,
quasi prendiamo paura; se durante le notti insonni ci tocchiamo il
petto, sentiamo che qualcuno ci fa compagnia; se durante la vita di
tutti i giorni proviamo un'emozione, abbiamo la sensazione che qualcosa
voglia sfondare il nostro petto.
Ebbene, tutto cio' e' dovuto ad un organo che con i suoi battiti
scandisce, attimo per attimo, il ritmo della nostra vita: il cuore.
Lo possiamo paragonare ad un instancabile podista. Proprio come uno
di noi, infatti, inizia il "riscaldamento" nella pancia della donna,
prima ancora che gli occhi della persona dove si trova, si aprano
alla luce. Il giorno della nascita, inizia per lui una "gara" della
durata non definita, ma che dovra' avere purtroppo, prima o poi,
un epilogo.
Il cuore e' grosso come un pugno, ed e' situato nella gabbia toracica,
in mezzo ai polmoni. Ha la forma di una pera tozza con la punta rivolta in
basso, verso sinistra.
E' un muscolo un po' particolare rispetto agli altri; pur essendo
strutturalmente molto simile ai muscoli scheletrici (delle gambe,
delle braccia, ecc.) il suo movimento non dipende dalla volonta'.
Funziona sotto l'influenza dei nervi del sistema nervoso della vita
vegetativa e da' origine per conto suo, alla contrazione cardiaca:
cosi' per esempio, quando dormiamo, tutta la normale attivita' nervosa e
muscolare e' ferma perche' il cervello riposa, ma il
cuore continua a battere, grazie al sistema di vita vegetativa
che gli invia quegli stimoli necessari affinche' attraverso il
nodo seno-otriale possa produrre la necessaria contrazione.
Ha la funzione di una pompa e presenta
al suo interno quattro cavita' che sono l'atrio destro, il ventricolo
destro, l'atrio sinistro, il ventricolo sinistro.
Le cavita' di destra sono divise da quelle di sinistra, mentre gli
atri ed i ventricoli di entrambe le parti sono in comunicazione fra
loro attraverso valvole (la tricuspide a destra e la bicispide
a sinistra).
Gli atri raccolgono il sangue proveniente dalla vena cava superiore
ed inferiore, e dalle vene polmonari, e con la loro contrazione (sistole
atriale) lo spingono nei ventricoli che, a loro volta, con la loro
contrazione detta sistole ventricolare spingono il sangue nelle
arterie: dopo questo, abbiamo un periodo di rilassamento di tutto
il cuore detto diastole.
Articolo tratto da:
http://www.buongiorno.it/
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