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LA CORSA LENTA


Dopo aver dato delle indicazioni sul modo di avvicinarsi al podismo, vogliamo ora trattare di come, una volta intrapresa la strada del nostro sport, bisognerebbe allenarsi. Approfitteremo dell'occasione per spiegare anche il significato di certi termini usati a proposito di vari tipi di allenamento.

La corsa lenta: ogni podista, prima di passare a lavori piu' complessi, si dovra' dedicare
esclusivamente alla corsa lenta. Questo tipo di corsa e' alla base del podismo, in quanto, oltre a contribuire all'aumento della resistenza aerobica (capacita' di correre usando solo l'ossigeno fornito dalla respirazione) serve anche a favorire l'utilizzazione di una maggior quantita' di vasi capillari, consentendo al sangue di raggiungere un piu' elevato numero di fibre muscolari. Inoltre poiche' si richiedono con questo tipo di corsa, sforzi di scarsa intensita', le articolazioni ed i tendini possono adattarsi e prepararsi gradualmente a stimoli piu' impegnativi.

Nell'eseguire la corsa lenta, le pulsazioni cardiache dovranno essere intorno alle centoventi/centoquaranta al minuto, e, per essere sicuri di non andare troppo forte, dovremmo essere sempre in grado di parlare correndo. Il respiro affannoso e le pulsazioni superiori ai valori prima indicati sono i segnali tangibili dell'andatura troppo elevata. La corsa lenta potra' durare fino ad un'ora e mezzo/un'ora e quaranta minuti circa.

 
Articolo tratto da:

 http://www.buongiorno.it/

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