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PODISTI PESANTI
di Orlando Pizzolato
www.orlandopizzolato.com
e-mail: Pizzorl@keycomm.it

I podisti che corrono forte solitamente sono magri, sia per il fatto che macinando molti chilometri consumano molte calorie, ma anche perché i chili in eccesso rispetto al peso forma, determinano un maggior costo energetico. Ma tra i tanti praticanti la corsa, molti sono però quelli che hanno una stazza maggiore alla media, sia perché sono più grassi, ma anche perché hanno una struttura scheletrica robusta. Siccome la fatica del correre è correlata al peso corporeo, i podisti robusti spendono più energie. Ad esempio, per percorrere dieci chilometri, un podista di 60 chilogrammi spende 600 calorie, mentre uno di 90 chili spende 900 calorie. Per questo motivo, negli Stati Uniti ci sono gare che prevedono anche specifiche categorie in funzione al peso corporeo.

Ma oltre alla spesa energetica, altri sono i problemi tipici solo dei corridori pesanti. Proprio perché il costo energetico ed il traumatismo conseguente all'impatto con il terreno è maggiore rispetto ai podisti magri, le tabelle di allenamento devono essere modificate. Il carico deve essere più diluito e quindi, i tempi per preparare una gara specifica, come la maratona, devono essere più lunghi, anche di diverse settimane. La necessità di questa scelta, è dettata dal fatto che, l'incremento del chilometraggio dev'essere contenuto per consentire alle strutture articolari, muscolari ed ossee, di adattarsi alle sollecitazioni. Inoltre, al podista robusto, è utile inframmezzare gli allenamenti, soprattutto quelli particolarmente lunghi, con delle brevi pause al passo.

Sempre in seguito al maggior traumatismo delle gambe e della schiena, alla corsa dev'essere abbinato il ciclismo. Pedalare il giorno dopo una faticosa seduta consente di continuare ad allenare la componente cardiaca, ma esponendo ad un minor traumatismo i muscoli e le articolazioni. Anche il nuoto è altrettanto utile.

Oltre al maggior consumo energetico, i podisti pesanti hanno anche una più elevata dispersione di liquidi in seguito alla maggiore massa corporea. Per compensare la perdita di acqua in seguito all'abbondante sudorazione, ed evitare così la disidratazione, è importante bere adeguatamente al termine di ogni allenamento e per tutta la giornata. Anche l'influenza negativa del caldo è maggiore sui podisti robusti che sui magri, e così nelle giornate calde è bene rallentare di qualche secondo al chilometro l'andatura di corsa.

Per quanto riguarda le scarpe da corsa il podista pesante deve orientarsi su calzature che diano stabilità, per evitare squilibri del carico, e che siano adeguatamente morbide, ma non troppo, per attutire il carico elevato del peso corporeo nel momento dell'impatto con il terreno. In seguito alle maggiori forze che gravano sull'intera scarpa, ma soprattutto a livello dell'intersuola che perde la capacità di ammortizzare il carico, il consumo ed il logorio sono superiori rispetto ai podisti leggeri. Di conseguenza è necessario cambiare più spesso del normale le scarpe da allenamento. Sono da evitare, ovviamente, le scarpe leggere da gara.

Un altro problema, tipico dei podisti pesanti, è quello derivante dallo sfregamento della pelle nella parte interna delle cosce. Il disagio derivante da questo problema è molto forte, e l'unico modo per prevenirlo e quello di correre con i pantaloncini tipo "ciclista" che arrivando fin sopra il ginocchio proteggono proprio la parte interna delle cosce.

Articolo tratto da:

 http://www.buongiorno.it/

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