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PASSEGGIATA ALLA FIERA

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IL RISCALDAMENTO


Nel mondo del podismo viene data troppo poca importanza al riscaldamento ed al defaticamento, perche' e' opinione diffusa che il primo faccia consumare preziose energie, mentre il secondo serva solo a consumare quelle forze residue che ancora ci sono rimaste. Cio' non e' assolutamente vero per cui cercheremo di spiegare quale importanza rivestano, sia l'uno che l'altro, ai fini di una buona riuscita della corsa e di un buon ristabilimento al momento dell'arrivo.

Il riscaldamento serve principalmente ad aumentare la temperatura corporea e di conseguenza favorisce la velocita' di svolgimento di tutte le reazioni biochimiche all'interno dell'organismo, portando inoltre alla diminuzione degli attriti fra le articolazioni che percio' si muoveranno con maggiore scioltezza rendendo la corsa piu' redditizia. Serve ad aumentare la frequenza cardiaca, cioe' fa si' che le pulsazioni del cuore al momento del via, siano gia' piuttosto elevate in modo da evitare che ci sia uno sforzo repentino necessario a fronteggiare la maggiore richiesta di sangue ai muscoli. Serve ad incrementare l'assorbimento di ossigeno: infatti il sottoporre l'organismo ad un lavoro che richiede una maggior assunzione di ossigeno senza preparazione porta, per uno o due minuti, ad una carenza per cui nei muscoli avremo un "debito d'ossigeno" che si manifestera' con l'affanno. Preparando invece il corpo allo sforzo, il debito d'ossigeno sara' attenuato o scomparira' del tutto e la p


artenza potra' essere piu' scorrevole e meno faticosa. Serve poi a farci adattare psicologicamente alla corsa: prima di partire e talvolta prima di cimentarci in qualche allenamento impegnativo, ci sentiamo all'improvviso pieni di dolori, oppure piomba su di noi un senso di stanchezza e svogliatezza inspiegabile. L'iniziare il riscaldamento avvicinandoci al momento del via, ci fara' risparmiare preziosa energia emotiva.

Abbiamo esposto quali sono i motivi secondo i quali bisogna riscaldarci: guardiamo ora come un podista si dovrebbe riscaldare (premettiamo che il riscaldamento e' molto personale, variabile a seconda delle condizioni fisiche, psicologiche, ambientali e meteorologiche). Daremo dunque un esempio di questa pratica che dovra' iniziare minimo mezz'ora prima della partenza:

1. Eseguire dieci minuti di corsa lenta con la tuta indosso;

2. Cinque minuti di esercizi di allungamento;

3. Cinque minuti dedicati all'esecuzione di cinque/sei allunghi di sessanta/ottanta metri che devono essere eseguiti ad un'andatura pari al 70/80% di quella massima raggiungibile sulla distanza. Il recupero tra un allungo ed un altro va eseguito camminando per altri sessanta/ottanta metri;

4. Cinque minuti di corsa lenta eseguita con l'abbigliamento con il quale affronteremo la corsa;

5. Cinque minuti di esercizi di allungamento da eseguire mentre siamo tutti in gruppo pronti per il via, e sara' bene, tra un esercizio e l'altro, eseguire dei saltelli a piedi uniti.

Un buon riscaldamento si ritiene assolutamente necessario anche prima di eseguire allenamenti basati o sulle prove ripetute prima del "corto veloce", o della corsa ad andatura media, o del fartlek e dovra' essere del tipo prima indicato. Prima di allenamenti lenti sara' bene eseguire una decina di minuti di esercizi di allungamento.

 
Articolo tratto da:

 http://www.buongiorno.it/

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